Nell’estate 2020 arriva un’idea vincente per non rinunciare alla bellezza del cinema, mantenendo il distanziamento sociale: in molte città italiane torna la magia del Drive-in.
Il drive-in, come fenomeno sociale aggiornato all’epoca del Covid-19, si prepara a vivere una seconda giovinezza. Dall’America all’Europa all’Asia si moltiplicano eventi e rassegne che riportano in auge la tradizione di partecipare a una manifestazione pubblica rimanendo a bordo della propria vettura.
Il primo drive-in della storia risale al 1933 e fu aperto da Richard Hollingshead nel New Jersey, con una precisa necessità: sua mamma, essendo sovrappeso, faticava a sedersi tra le poltrone dei cinema. Il suo drive-in poteva ospitare circa 400 veicoli.
Questa formula si diffuse molto rapidamente: le automobili infatti iniziavano ad essere comuni tra la popolazione e i drive-in consentivano agli spettatori di mettere in mostra le loro auto.
Adatti alle famiglie e ai giovani, erano più economici dei cinema e garantivano più intimità. L’audio arrivava direttamente in auto grazie a radiofrequenze dedicate su cui sintonizzarsi.
Celebrati in molti film, il periodo d’oro dei drive-in fu tra gli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta. Subito dopo però iniziò il declino, a causa anche del fatto che le sale cinematografiche offrivano una migliore qualità di suoni e immagini.
L’estate 2020, in clima di distanziamento sociale, riscopre il cinema a quattro ruote: non solo film, ma anche concerti e dj set live.
In Italia il progetto “Live Drive-In” è stato ideato da un gruppo di addetti ai lavori del mondo dello spettacolo: vuole essere una risposta concreta alla sospensione di attività quali cinema, teatro e musica live a causa del Coronavirus.
In molte città del Belpaese, altrettante location si trasformeranno in drive-in attrezzati con mega schermi e palcoscenici. L’obiettivo è anche quello di sostenere la filiera di cinema, teatro e musica live, che oggi sta soffrendo con oltre 300mila lavoratori in disoccupazione.
Al momento sono già venti le città che hanno aderito al progetto: Milano, Roma, Torino, Napoli, Bologna, Firenze, Bari, Catania, Genova, Cagliari, Mantova, Palermo, Cosenza, Reggio Calabria, Avellino, Olbia, Lamezia Terme, Lido di Camaiore e San Benedetto del Tronto.
E se la preoccupazione è l’ambiente, è bene sapere che si tratterà di eventi a impatto zero, grazie all’impiego di generatori ad energia rinnovabile, bagni auto-igienizzanti e materiali ecosostenibili.
Che cos’è il decluttering? È la pratica di liberarsi degli oggetti vecchi o inutili. Sopratutto nell’ultimo periodo, avendo passato molto tempo in casa, abbiamo iniziato a percepire l’esigenza di liberarci di cose inutili e di fare spazio ad oggetti utili. Ma come farlo all’interno del nostro salotto? Da che cosa partire e come riuscire a […]
Nell’ultimo periodo lo spazio personale e quello lavorativo si sono avvicinati e avere la possibilità di ricavare in casa un piccolo angolo studio, diverso dal tavolo della cucina è diventato fondamentale. Questa esigenza nasce dalla necessità di cercare di avere un equilibrio tra gli spazi casalinghi e quelli lavorativi, anche durante lo smart working, combinando […]
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