Il Natural History Museum è un vero centro del sapere, un immenso laboratorio, una straordinaria collezione, un erudito parco giochi. La sua atmosfera antica è affascinante e ci accoglie subito all’interno del solenne edificio neogotico, cattedrale del sapere terminata nel 1881 su progetto di Alfred Waterhouse.
Il Museo di Storia Naturale di Londra (National History Museum) vanta una delle più grandi collezioni al mondo di storia naturale con 70 milioni di reperti, da microscopici insetti a giganteschi scheletri di mammut, e un milione fra libri e manoscritti.
La vita sulla Terra e il pianeta stesso sono il fulcro del Museo che attraverso esposizioni, mostre tematiche, postazioni interattive, laboratori, supporti audiovisivi, informa ed educa, coinvolge e incuriosisce i visitatori, diverte i bambini che per un giorno possono trasformarsi in piccoli esploratori e scienziati.
Il Museo è famoso soprattutto per la sua esposizione di dinosauri e per gli esemplari collezionati da Charles Darwin, di grande valore sia storico che scientifico mentre, forse, non tutti sanno che il Museo è anche un centro di importanza mondiale della ricerca, specializzato in tassonomia (scienza che si occupa della classificazione degli organismi), identificazione e conservazione.
Il Museo di Storia Naturale nasce dalla raccolta di Sir Hans Sloane, inizialmente parte del dipartimento di storia naturale del British Museum. Fu inaugurato nel 1881 ma solo nel 1963 fu dichiarato tale. L’imponente edificio che lo ospita si trova nel quartiere di Kensington, non lontano dal Victoria and Albert Museum, dal Museo della Scienza e da Harrods.
Progettato da A. Waterhouse in stile gotico–renano, presenta un grande portico centrale affiancato da due torri ed è decorato con mattoni e terracotta color sabbia e blu. Guglie, archi e colonne completano l’elegante costruzione vittoriana. Anche l’interno si presenta solenne: la grande Sala Centrale con il soffitto dipinto, le arcate e le vetrate assomiglia ad una cattedrale medioevale, con la differenza però di far bella mostra della ricostruzione dello scheletro di un gigantesco Diplodocus, noto come Dippy, il dinosauro che dal 1905 accoglie i visitatori.
Motivo conduttore del National History Museum è l’origine della specie, l’evoluzione dell’essere umano, l’equilibrio ecologico del pianeta e la sua salvaguardia.
Riscuote sempre un grande interesse la Galleria dei dinosauri con gli scheletri di triceratopo, stegosauro ed altri e la riproduzione animata del Tyrannosaurrus Rex con tanto di ruggito e colpetto con la coda. Da non perdere l’Ecology Gallery con la foresta pluviale illuminata dalla luna, la balconata dei mammiferi dove sono esposti un elefante indiano, un rinoceronte bianco e un dugongo, la sala degli uccelli che include un raro esemplare del dodo, ormai estinto, le mostre che descrivono la formazione dei pianeti. Interessante anche la sezione sulle illusioni e percezioni ottiche che illustra la relazione tra vista e conoscenza, suggestivo il “viaggio” al centro della Terra per raggiungere il settore ad essa dedicato.