Continua il nostro viaggio attraverso le eccellenze artigianali italiane. Questa settimana ci spostiamo in Emilia Romagna: apprezzata per la storia e l’arte, per le attrazioni delle sue località costiere, per l’enogastronomia ma anche per i prodotti artigianali artistici.
L’artigianato in Emilia Romagna vanta tradizioni antiche legate per lo più alla vocazione agricola che il territorio ha sempre avuto.
Nonostante l’avanzamento costante della modernità, i suoi abitanti non hanno mai abbandonato la tradizione e hanno operato con orgoglio affinché rimanesse salda nella vita produttiva e sociale di tutti i giorni.
Le attività artigianali locali hanno un solido legame con la terra: dalle tele romagnole realizzate con la canapa fino alle ceramiche per le quali l’argilla un tempo proveniva direttamente dai calanchi dell’Appennino.
Ancora oggi gli antichi mestieri mantengono un ruolo primario nelle realtà regionali dalle città ai paesi e ai piccoli borghi, dove la tradizione del “saper fare” sembra non passare mai di moda.
Fra ceramiche, mosaici, tessuti e bellissime bambole artigianali, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Nella zona di Ravenna, grazie alla storica influenza bizantina, la scuola dei mosaicisti ha una rilevanza fondamentale nella regione: simili agli originali di Sant’Apollinare in Classe, o reinterpretati in chiave più moderna, i mosaici sono ancora fra le migliori produzioni del ravennate e della riviera romagnola.
Sempre legata alla presenza bizantina, troviamo l’arte del ricamo: fantasie floreali e frutti opulenti, vengono riprodotti su tovaglie e oggetti per la casa, con una grande ricchezza di colori.
Fra le attività artigianali più tipiche vi è senza dubbio quella della “stampa a ruggine”, con blocchi di legno. I blocchetti, incisi a mano, vengono intinti in un colore naturale prodotto da un impasto in cui sono mescolate farina, aceto ed estratto di ferro.
Il blocco viene poi poggiato sul tessuto, dove la sua impronta penetra in modo profondo nelle fibre in cotone, lino o canapa fino ad ottenere una colorazione che difficilmente cambierà con il tempo e i lavaggi. Anche in questo caso il risultato dipende dalla bravura e l’estro dell’artigiano, che può utilizzare i decori più consueti o rinnovarli seguendo il design più moderno.
Faenza è invece il centro della ceramica: moltissime sono le botteghe di artigiani che ripropongono i modelli e le decorazioni del passato, quando le “fayence” erano in tutta Europa un tipo particolare di maiolica, lucida e pregiata, dipinta a “gran fuoco”. In questo comune la ceramica ha una storia antichissima che risale addirittura al 1100.
Nel Museo Internazionale delle Ceramiche (Mic) di Faenza si possono ammirare collezioni di ceramiche e maioliche antiche. All’interno del museo hanno sede inoltre una biblioteca specializzata sulla ceramica, un centro per il restauro e si organizzano corsi di formazione per ceramisti.
Altra lavorazione tipica è quella della maiolica, caratteristica di Imola, risalente al Medioevo. Nella Rocca Sforzesca a Palazzo Tozzoni si possono ammirare preziose collezioni storiche di ceramiche medievali e rinascimentali.
Vivi un’estate tutta Made in Italy, vivi l’estate Chateau d’Ax!