Sipario alzato su Venezia e riflettori accesi in laguna: da mercoledì 2 settembre a sabato 12 settembre, torna lo splendore e la magia della Mostra del Cinema edizione numero 77. Un’edizione di certo unica.
Fa effetto vedere il lido di Venezia – solitamente gremito di folla – godere di una calma irreale, ma con uno sguardo ottimistico e fiducioso sul futuro: Venezia 77 sarà il segno della ripartenza del cinema che prova ad andare avanti nonostante la pandemia e le norme anti Covid.
La prima serata si apre con un omaggio al Maestro Ennio Morricone, recentemente scomparso, sulle note di Deborah Theme, composto per la colonna sonora del film “C’era una volta in America” (1984) di Sergio Leone, che lo stesso musicista aveva diretto a Venezia in Piazza San Marco in un memorabile concerto nel 2007.
Sul tappeto rosso sfileranno gli 8 direttori di festival invece delle solite stelle. I flash saranno tutti però per Cate Blanchett – Presidente di giuria – e Matt Dillon, attore scelto per farle compagnia.
Apre la mostra “Lacci” di Daniele Luchetti. La pre-apertura, invece, è affidata a “Molecole” di Andrea Segre, film autobiografico: un incontro con il padre, un ritorno a Venezia, un riscoprire la città svuotata dal turismo.
Ovviamente quest’anno l’evento sarà un po’ meno vetrina di Hollywood.
“Mancherà qualche grande titolo spettacolare – afferma il direttore Alberto Barbera – bloccato dal lockdown che ancora condiziona la programmazione delle uscite dei film hollywoodiani più attesi, mentre alcuni cast dei film invitati non potranno superare i blocchi che ancora limitano la libertà dei viaggi intercontinentali, potendo però ricorrere alla risorse delle tecnologie di comunicazione per assicurare la promozione dei rispettivi film.”
Nonostante le poche firme americane il cinema c’è sempre, soprattutto quello italiano, con ben 4 pellicole in concorso.
In gara per il Leone d’Oro, “Le sorelle Macaluso” di Emma Dante, tratto da una pièce teatrale scritta dalla regista sul tema della famiglia e sui legami di sangue; “Miss Marx” di Susanna Nicchiarelli, sulla vita della seconda figlia di Marx, una delle prima donne ad accostarsi al femminismo; “Padrenostro” di Carlo Noce, prodotto da Andrea Calbucci, Maurizio Piazza e Pierfrancesco Favino (che inoltre lo interpreta); “Notturno“, di Gianfranco Rosi, frutto di due anni di esplorazione in Siria.