La diffusione del covid-19 ha obbligato milioni di persone a cambiare stile di vita e abitudini in poco tempo, generando una significativa riduzione degli spostamenti urbani individuali e dando vita al dibattito legato ad una nuova mobilità green.
La mobilità ha assunto un ruolo chiave nella vita di tutti noi. L’esigenza di trasporto, insita nell’uomo, sta subendo negli ultimi mesi – soprattutto a causa delle restrizioni legate all’emergenza sanitaria del Coronavirus – una rivoluzione totale.
Se prima i mezzi di trasporto pubblici erano l’opzione più utilizzata da parte dei lavoratori, oggi – a causa del distanziamento sociale – molti utenti stanno valutando delle alternative tra cui figurano, come prime scelte, biciclette e monopattini elettrici.
I benefici sono tanti, tra cui la riduzione della congestione stradale, principalmente nelle aree e lungo gli assi più trafficati e la riduzione degli impatti sull’ambiente nonché dell’incidentalità stradale.
Questi ritrovati mezzi di trasporto però, necessitano di alcune modifiche sostanziali nella viabilità delle città. Per questo motivo, molti grandi centri, soprattutto per non rischiare una corsa verso l’auto privata con conseguenze in termini di inquinamento e congestione delle arterie, hanno iniziato a studiare, e in alcuni casi a realizzare, l’alternativa: il rafforzamento della mobilità ciclabile (con non poche polemiche).
Le biciclette sono infatti il mezzo più veloce per gli spostamenti entro i sette chilometri, tre volte più rapido del camminare.
Oltre ad alleggerire traffico, mezzi pubblici e inquinamento, la bici garantisce il corretto distanziamento. Andare in bicicletta inoltre libera la mente, ammazza la stanchezza e la malinconia.
Non è un caso quindi che il Decreto Rilancio ha previsto un bonus pari al 60 per cento della spesa, per un massimo di 500 euro, per l’acquisto di una bicicletta – anche a pedalata assistita, o per un monopattino – effettuato dal 4 maggio fino al 31 dicembre 2020.
L’incentivo è destinato ai residenti maggiorenni dei comuni delle Città Metropolitane o che superano i 50.000 abitanti.
Per usufruirne, basterà farsi rilasciare la fattura e registrarsi, da fine giugno, al portale del Ministero dell’Ambiente con procedura SPID, l’identificazione digitale della Pubblica Amministrazione.
In molti comuni infine è in atto una intensificazione, se non un primo approccio, del bike sharing al fine di ridurre sensibilmente l’utilizzo dei mezzi pubblici.