È cambiato il modo di arredare negli ultimi 10 anni? Si, e in modo radicale. Oggi le priorità sono diverse e in una decade la tecnologia e i costi delle abitazioni hanno trasformato il modo in cui concepiamo la casa. Ecco alcune scelte che potreste trovarvi a fare oggi, in modo molto diverso rispetto a 10 anni fa.
Rinnovare per se stessi
Nel passato recente la motivazione che spingeva a rinnovare gli interni spesso era legato alla vendita e alla speranza di poter mettere il proprio appartamento sul mercato con più successo. Oggi accade che, sempre più spesso, la ragione che ci spinge a rinnovare sia invece un’esigenza personale e chi ne potrà beneficiare sarà proprio chi abita già la casa. Gli stili si personalizzano perché sono pensati sulle esigenze precise della propria famiglia. I proprietari di casa sono diventati più coraggiosi nell’uso dei colori e nello sperimentare diverse superfici e finiture per pavimenti, pareti, piani di lavoro. Negli anni 2000 lo stile di arredo scelto dalla generazione baby boomer si avvicinava ad un gusto rustico antecedente al minimalismo anni 90. Molti giovani dell’epoca ambivano ad un arredamento di design, considerato rivoluzionario e fresco ma poco accessibile per via del prezzo. Oggi invece cambiando l’assetto degli spazi, cambia anche l’approccio agli arredi e a come questi possano diventare funzionali.
Funzionalità e miglioramento degli spazi
È cambiato il modo di arredare evolvendosi in maniera funzionale e con un occhio sempre puntato alle soluzioni tattiche per il giusto uso degli spazi. Una casa di dimensioni ridotte ma ben organizzata può funzionare meglio di un grande open space senza distinzioni tra le funzioni. Possiamo notare che negli ultimi anni si è fatto un passo indietro rispetto a vasti open space e agli appartamenti ampi tanto in tendenza 10 anni fa. I grandi spazi si fanno piccoli e le case diventano smart e più a misura d’uomo. Il nostro consiglio è di creare spazi che possano essere divisi e reinventati in base alle esigenze e alle occasioni. Questa modulabilità può essere data dall’utilizzo di pareti living oppure dall’utilizzo del divano come elemento divisorio. Se in passato si tendeva ad avere una stanza ad uso esclusivo degli ospiti e una sala da pranzo per le grandi occasioni, questa tendenza è andata via via perdendosi. Oggi con le metrature ridotte si tende a concentrare tutto in un unico ambiente. Il salotto si fonde con la cucina, che diventa camera degli ospiti una volta arrivata la notte. Per arredare in maniera intelligente e con un tocco di stile uno spazio così compatto vi consigliamo di optare per un divano trasformabile a letto come il nostro modello Morfeo.
Spazi esterni e postazioni smart working
Di questi tempi avere uno spazio esterno è un plus davvero da non sottovalutare. La possibilità anche solo di avere una presa d’aria e sfogo può risultare rigenerante a livello mentale. La tendenza ultimamente è quella di avere sempre più balconi loggiati che possono essere trasformati in veri e propri ambienti chiusi all’occorrenza. Che possa diventare la vostra postazione di lavoro o un secondo salottino comodo e confortevole, il balcone è sempre un elemento che fa acquistare valore alla casa. Lo smartworking ha cambiato il modo di arredare le nostre case. Con un maggiore diffusione di questa nuova tendenza il cambiamento nell’architettura, nell’arredamento, e nelle città sarà sempre più evidente. Se lavorate da casa, avrete bisogno di spazi adatti ed arredi multifunzionali. Certo la soluzione migliore sarebbe quella di avere una stanza dedicata. Qualora non fosse possibile vi consigliamo di ricavare un piccolo angolo con tutto il necessario per avere la percezione che sia un postazione di lavoro e non il solito tavolo della cucina. Prestate attenzione all’illuminazione fondamentale soprattutto quando si lavora tanto davanti ad un monitor, dedicate quindi un po’ del vostro tempo alla giusta scelta dei punti luce per la vostra postazione.
Vi aspettiamo nei nostri negozi ed online per scoprire tutte le soluzioni Smart per arredare la casa.