La rabbia è una delle emozioni a cui, probabilmente, siamo più abituati: spesso, infatti, siamo soggetti a scatti d’ira, dovuti allo stress, alla stanchezza o semplicemente al carattere. Esistono però alcuni modi per imparare a gestirla e sfruttarla al meglio.
La rabbia ci affligge a livello personale, razionale e irrazionale. Ma saper gestire la rabbia non è cosa da tutti: quante volte capita di rispondere male ai colleghi di lavoro, di sbraitare contro il partner o di chiudere il telefono in faccia ai genitori quando qualcosa ci fa innervosire? Per alcuni si tratta di carattere, più o meno turbolento, per altri tutto dipende dal grado di stress della giornata. Insomma, nessuno è immune a questa emozione.
Non saper gestire la rabbia significa fare male e rovinare i rapporti con chi ci circonda, ma anche e soprattutto danneggiare sé stessi. In particolare, è stato dimostrato che una situazione di rabbia costante porta a contratture muscolari, problemi digestivi, insonnia, emicrania ma anche ulcera o calcoli e problemi agli occhi, ad esempio congiuntiviti e fotofobia.
Si può quindi tenere sotto controllo la rabbia? Certamente sì. Ciò che possiamo sicuramente controllare è il modo in cui reagiamo ad un evento imprevisto o a qualunque cosa ci faccia arrabbiare. Prendere decisioni e compiere azioni quando si è arrabbiati non è mai una buona idea, perché la nostra lucidità è in pericolo. Proprio per questo è importante capire come abbassare l’emotività e superare i momenti difficili.
Per iniziare a gestire la rabbia bisogna imparare a riconoscerne i sintomi. Basta fare attenzione ad alcuni cambiamenti d’umore e a reazioni fisiche come respirazione superficiale, tremore di voce, ginocchia e mani e aumento della frequenza cardiaca. Se percepiamo una di queste sensazioni, è bene iniziare a mettersi in allerta e imparare a prendere coscienza dei campanelli d’allarme che ci porteranno ad uno scatto d’ira.
Una volta riconosciuti i segnali, è ora di correre ai ripari. per scatenare la tua rabbia, chiudi gli occhi e pensa a una via di fuga. Non tanto fisica, quanto mentale. Visualizzate un luogo o una dimensione che trasmetta pace e serenità. Va bene qualunque cosa: la spiaggia deserta dell’ultima vacanza, il rumore del mare, la doccia alla fine di una giornata; tutto ciò che ci faccia allontanare con la mente dall’oggetto del nervosismo.
In molti pensano che la gestione della rabbia riguardi l’apprendimento di modalità per sopprimere le emozioni, ma non arrabbiarsi mai non è salutare. Il vero obiettivo della gestione della rabbia non è quello di sopprimere i sentimenti, ma piuttosto di capire il messaggio dietro l’emozione e di esprimerlo in modo sano senza perdere il controllo. Così facendo, non solo si starà meglio, ma ci saranno anche maggiori probabilità di soddisfare i nostri bisogni, essere in grado di gestire meglio i conflitti e rafforzare le relazioni.
Conoscere bene l’arte della gestione della rabbia richiede lavoro e tempo, ma più ti eserciti, più facilmente otterrai i risultati. E il vantaggio è enorme: imparare a controllare la rabbia ed esprimerla in modo appropriato, aiuterà a costruire relazioni migliori, raggiungere i propri obiettivi e condurre una vita più sana e soddisfacente.
Diversi studi, inoltre, hanno dimostrato l’esistenza di un legame tra l’assenza di sonno e gli scoppi d’ira: dormire a lungo e bene, ci permette di affrontare la giornata successiva al meglio e di trattare i problemi con più calma.
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