Ha già compiuto 10 anni e si festeggia il 12 settembre. È la Giornata Internazionale senza sacchetti di Plastica, introdotta nel 2009 con l’obiettivo di sensibilizzare sulle conseguenze, per l’ambiente e per l’essere umano, che comporta l’uso dei sacchetti di plastica.
L’allarme è scattato solo di recente, quando scienziati e media internazionali ci hanno mostrato le immagini delle isole di plastica che galleggiano nei nostri mari. Ma a lanciare questa giornata, non a caso, è stato nel 2009 The Marine Conservation Society, per sensibilizzarci sull’importanza della riduzione dell’uso dei sacchetti. E non solo di quelli.
Ogni anno, nei nostri mari finiscono 12 milioni di tonnellate di plastica che danneggiano gravemente l’ecosistema della flora e della fauna marina. Inoltre, la plastica che si trova nello stomaco della maggior parte dei pesci che peschiamo, viene ingerita anche dall’essere umano.
Per smaltire un sacchetto di plastica ci vogliono in media dai 100 ai 500 anni, ma solo una piccola parte della plastica che produciamo viene riciclata.
Nel 2019 l’Unione Europea ha adottato definitivamente e ufficialmente la direttiva che vieta, entro il 2021, l’uso di molti prodotti in plastica monouso come piatti, posate, cannucce e bastoncini cotonati.
Per aumentare la funzionalità della Giornata Internazionale senza sacchetti di Plastica è fondamentale, innanzitutto, incrementare la nostra consapevolezza su quello che è possibile fare anche nel nostro piccolo.
Tutta la frutta e la verdura che acquistiamo, sia al supermercato che nei mercati, ci viene spesso offerta in sacchetti di plastica che si rompono subito. Acquistate qualche sacchetto di stoffa, lavabile e riutilizzabile e teneteli sempre con voi: in questo modo, anche in caso di spese veloci, sarà più facile averli a portata di mano.
Nel caso in cui non possiamo fare a meno di utilizzare il sacchetto di plastica, facciamo in modo di non strapparlo una volta a casa in modo che possa essere utilizzato più e più volte. Una volta terminata la sua vita utile, potrà diventare un comodo contenitore per il riciclo.
Sarebbero sempre da preferire i mercati e i cibi non confezionati. Ne giova l’ambiente e la nostra salute: il packaging è spesso in materiale plastico ed incrementa notevolmente il prezzo finale.
Conservate il vetro, lavatelo accuratamente e riutilizzatelo senza paura. Si tratta di un materiale più sostenibile della plastica e facilmente sterilizzabile. Acqua, succhi di frutta, bevande, pasta, riso, cereali: la maggior parte degli alimenti nelle nostre case può essere contenuta nel vetro e conservata al meglio.
Sarebbe inoltre particolarmente utile, evitare di consumare prodotti di plastica monodose, quali bicchieri di carta o bottigliette che vengono usate una volta sola e poi subito gettate: preferite oggetti compostabili e borracce (che mantengono anche i liquidi più freddi rispetto alla comune bottiglietta).
Non vi resta che trovare l’alternativa che più fa al caso vostro. E ricordate: il 12 settembre, niente plastica!