Il Lazio ha tanti volti: è infatti una regione con un ricco patrimonio culturale, storico e artistico. Anche l’artigianato tipico rappresenta un settore importante e fiorente.
La storia dell’artigianato nel Lazio, e in particolare a Roma, sembra essere scritta proprio nei tantissimi nomi delle strade, dei vicoli e delle piazze come via dei falegnami, dei balestrieri, dei fabbri o dei sediari.
Nelle botteghe ancora attive si possono incontrare dei fabbri che lavorano il ferro battuto per realizzare testate di letti, prodotte anche in ottone, suppellettili, sedie, panchine, elementi di arredo o decoro.
La lavorazione ha la sua sede più rinomata nella località di Civita Castellana, nella Tuscia Viterbese, con origini antichissime, risalenti addirittura agli Etruschi.
Questa antica lavorazione è portata avanti di generazione in generazione dai tanti artigiani che lavorano nelle botteghe di Acquapendente, Bagnoregio, Bomarzo, Tuscania, Vasanello e Tarquinia.
Le ceramiche sono protette da un disciplinare della Camera di Commercio di Viterbo e, nel caso della ceramica “Tuscia Viterbese doc”, essa è prodotta con argille che sono cotte a differenti temperature per poi essere lavorate a mano all’interno di laboratori artigianali autorizzati. Nel Museo della ceramica di Tarquinia si possono ammirare preziosi esempi di ceramiche e reperti antichi.
La città di Palestrina, in provincia di Roma, è famosa per i suoi ricami, così pregiati da essere famosi in tutto il mondo, una lavorazione paziente fatta interamente a mano attraverso la tecnica del cosiddetto “punto Palestrina”.
Risalente alla Roma Imperiale questo tipo di ricamo era così diffuso per adornare gli abiti dell’epoca che esisteva anche una scuola per insegnare quest’arte del ricamo.