A partire dal risveglio del mattino, basta poco, anche solo un sorriso per ritrovare serenità e un guizzo di vitalità.
Tutti i giorni puoi fare qualcosa per stare meglio!
Quando abbiamo passato un periodo difficile, non abbiamo ancora ben chiaro come sarà il futuro, ma non per questo dobbiamo scoraggiarci.
Molto importante è invece ritrovare ogni giorno un attimo di calma e di serenità. Nonostante tutto.
Respirare, anzi sospirare. “Fare ahhh” è il suono che si emette naturalmente quando ci si stiracchia al risveglio, quando si vive un momento piacevole o si è sorpresi. Secondo la tradizione tantrica indiana il sospiro è legato al chakra del cuore. Questo significa che per modificare uno stato mentale chiuso, spento e depresso si può lavorare proprio sul “sospiro”.
Appena svegli al mattino, quindi, sorridete emettendo un lungo “ahhhhhh” che si può ripetere in qualunque momento della giornata quando ci si sente in tensione, stanchi o presi da pensieri negativi: il viso si rilassa in modo naturale e anche la bellezza ci guadagna.
Imparare a ringraziare la vita per quello che ogni giorno offre, piuttosto che lamentarsi di continuo per quello che toglie, è il percorso più breve verso la serenità e il benessere. Una buona idea può essere quella di tenere una sorta di diario della gratitudine sul comodino e ogni sera scrivere tre piccoli piaceri della giornata appena trascorsa.
All’inizio può sembrare difficile individuarli, ma con la pratica diventerà più facile capire che anche una breve camminata sotto il sole o una telefonata a un amico possono strappare un sorriso: così si educa il cervello a produrre reazioni di gioia al posto di atteggiamenti di malumore e rancore.
Trovate il tempo per voi stessi: il 61% delle persone che lavorano confessano di «non avere mai tempo» e di essere condannate alla fretta, un terzo dei genitori si definiscono «esauriti» per la fatica di conciliare famiglia e impegni professionali: sono i dati di una ricerca della Columbia University sugli effetti della fretta. Le vite di corsa ci avvolgono come una piovra, eppure il primo passo, efficacissimo, per sfiorare la felicità è quello di riconquistare il controllo sul tempo. Ricordandosi che chi è davvero impegnato, ha sempre tempo.
Imparate ad accontentarvi, non per una sconfitta. Il 50 per cento degli italiani teme di non farcela, almeno una volta nella vita. L’ansia da prestazione non colpisce solo l’attività sessuale, ma è una tipica patologia di una società impaurita. Innanzitutto, di perdere il proprio benessere. Accontentarsi non significa arrendersi, ma avere una sana consapevolezza dei propri limiti. E non fissare l’asticella delle ambizioni sempre più in alto, rischiando l’angoscia per i risultati non ottenuti.
Apprezzate la musica del silenzio. Secondo i dati del Rapporto dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), quasi la metà dei residenti nelle aree urbane ha problemi che derivano da un eccesso di rumori. Dormono male, affaticano il cuore e perdono l’udito. Il silenzio è diventato così una necessità, da coltivare come una fonte primaria di benessere. E il sottofondo musicale del silenzio è in grado di regalarci lunghi attimi di felicità.